Con oggi (lunedì 5 giugno) parte in Italia la nuova emissione del Buono del Tesoro Poliennale emesso dallo Stato Italiano, denominato BTP Valore. Con questa nuova emissione lo Stato ha come obiettivo quello di raccogliere nuove risorse economiche principalmente da piccoli investitori (retail). Questo specifico target è stato individuato dalla necessità da parte dello Stato di voler aumentare il debito pubblico detenuto da investitori retail Italiani.
Vediamo le caratteristiche dello strumento:
Non applicate commissioni per l'acquisto:
Taglio minimo: 1.000€
Prezzo di collocamento: 100
Prezzo rimborso: 100 ( in caso di default il titolo diventa come carta straccia)
Cedola semestrale:
1° e 2°anno: 3,25%
3° e 4° anno 4,00%
Scadenza: 4 anni,
Premio fedeltà: 0,50% per chi lo detiene fino a scadenza;
Tassazione del 12,50%.
Ma conviene investire nel nuovo BTP?
Facciamo delle considerazioni insieme!!
Osservando la tabella dei rendimenti del BTP fornita dal Sole24Ore ci accorgiamo di come l’attuale rendimento lordo offerto dal nuovo "BTP Valore" sia effettivamente più elevato di un titolo equivalente di pari durata:
BTP valore: 3,75%, BTP con scadenza 2027: da 3,39% a 3,49%.
Rischio emittente e di concentrazione
I Tioli di Stato sono degli strumenti con i quali lo Stato raccoglie denaro per finanziare il proprio debito pubblico o deficit. Sono un investimento per chi li sottoscrive, rappresentando un credito, mentre sono un debito per chi li emette. Per cui è bene domandarci come viene valutato il credito Italiano??
La valutazione del rating è solitamente espressa su una scala crescente di rischio. Un rating elevato indica che è probabile che l’azienda ripaghi il prestito nella sua interezza senza problemi, mentre un rating di credito basso suggerisce che l’impresa possa al contrario avere difficoltà a effettuare i pagamenti
L'Italia rischia di essere considerata al pari di un'investimento speculativo (quindi non privo di rischio), se ciò avvenisse avremmo un indebolimento della posizione fiscale Italiana. Comprare BTP per noi residenti aumenta la concentrazione in tale rischio in quanto lavoriamo e paghiamo le tasse in Italia. Se il rating peggiorasse avremo più difficolta nell'accedere a un mutuo o a un finanziamento, pagheremmo più tasse e avremmo una decurtazione del valore dei prezzi dei Titoli di Sato acquistati, in quanto ci richiederebbero tassi più elevati dato il maggior livello di rischio. Se invece il paese fallisse il titolo diverrebbe carta straccia.
Rischio Tassi.
Il rischio tassi di interesse è un rischio che appartiene a tutte le obbligazioni.
In caso di ulteriori aumenti dei tassi il prezzo dell’obbligazione ne risentirebbe per effetto della relazione inversa esistente tra tassi di interesse prezzo del titolo. Nel caso contrario il titolo ne gioverebbe.
Quindi conviene o no?
Non c'è una risposta univoca per tutti, occorre infatti valutare:
L'Obiettivo e l'esigenze dell'individuo;
Gli strumenti già detenuti in portafoglio;
La dinamica inflattiva e le ripercussioni su tassi di interesse e rendimenti reali (con un inflazione da manuale - 2% - il rendimento reale sarebbe inferiore al 2% annuo, mentre scrivo l'inflazione viaggia al 7,6%).
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