Annunciata la seconda emissione del BTP Valore, ovvero il titolo di Stato dedicato esclusivamente ai risparmiatori retail, che avrà luogo da lunedì 2 a venerdì 6 ottobre.
Il taglio minimo sarà di mille euro e l'emissione avverrà alla pari.
La novità è che per la prima volta con un Titolo di Stato i risparmiatori riceveranno cedole trimestrali (di regola semestrali) calcolate su di tassi prefissai minimi garantiti (comunicati il 29 settembre) e crescenti (cd SET-UP).
Il Titolo avrà una durata di 5 anni e un premio extra di fedeltà (0,50%) per chi lo acquista e lo detiene fino alla scadenza.
Per scoprire i rendimenti c’è da aspettare ancora qualche giorno ma possiamo già fare delle considerazioni a riguardo vista l’enorme affluenza degli investitori nella precedente emissione.
Visti i Tassi di interesse oggi presenti nel mercato ci aspettiamo sicuramente rendimenti appetibili (aspetto all'apparenza favorevole) ma oltre ciò vanno fatte delle considerazioni a riguardo non trascurabili:
Nel 2023 il rapporto tra Debito/Pil è stimato al 142% mentre il Deficit/Pil al 4,5%;
Marzo 2023 il debito pubblico si attesta a 2790 Mld di € con una durata di 7,7 anni;
Nel 2024 le emissioni a scadenza sono pari a 307 Mld di euro;
La spesa per interessi si stima che dal 2027 sarà pari a 100 mld, contro i 990 Mld nel periodo 2009-2022, ovvero 76 mld l’anno;
+3% è il maggior costo che i BTP devono riconoscere come rendimenti superiori rispetto a quelli oramai scaduti o prossimi alla scadenza.
Parlando di rendimenti, è cruciale comprendere i rischi impliciti nelle decisioni di investimento. L'indebitamento italiano continua a crescere, e i bassi tassi di interesse associati a una crescita economica limitata rendono il ripagamento del debito sempre più arduo. Questo non implica necessariamente un imminente default dell'Italia, ma è importante considerare attentamente i rischi e valutare alternative possibili. Di seguito, elenco i principali rischi legati agli investimenti nei Titoli di Stato italiani:
RISCHIO DI CLAUSOLA DI AZIONE COLLETTIVO (CAC): ovvero una clausola che consente di modificare i termini e le condizioni di pagamento di un titolo, in maniera vincolante per tutti i detentori, in modo da facilitare una ristrutturazione del debito;
RISCHIO RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO;
RISCHIO ACCENTRAMENTO EMITTENTE;
Rimane sempre di estrema importanza diversificare e non concentrare i rischi su un unico strumenti. Se vuoi approfondire l'argomento e essere aiutato a comprendere come diversificare al meglio in ottica anche di un corretto profilo rischio/rendimento, contattami compilano il modulo nella pagina del sito "contatti".
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