Il popolo italiano è per tradizione un eccellente risparmiatore, ma con una limitata propensione agli investimenti. Questa chiara inclinazione trova manifestazione nei oltre 1.300 miliardi di euro parcheggiati nei conti correnti alla fine del 2022.
Un atteggiamento, questo, che può essere attribuito a due cause principali: una derivante da cattive abitudini del popolo italiano: come l'avversione al cambiamento, una scarsa percezione del rischio e la preferenza per gli investimenti immobiliari; l'altra, da un sistema di intermediazione proiettato più alla vendita che alla consulenza, il quale è stato capace di minare la fiducia degli investitori nel tempo. (leggi l'articolo "VENDITA VS CONSULENZA: Capire il cliente o vendere a ogni costo" per approfondire questo punto)
In un contesto del genere, per quanto la liquidità sembrerebbe la scelta più sicura per non incorrere in sgradevoli sorprese, va detto che anche essa non è esente da rischi. Vediamo insieme i più significativi:
Rischio Bail-in: Questo rischio implica che i depositi sono garantiti solo fino a 100.000 euro. In caso di fallimento dell'istituto di credito, l'eccedenza oltre tale limite potrebbe andare perduta insieme alla banca che li detiene.
Rischio patrimoniale: Ovvero, un prelievo forzoso sulle liquidità nei conti correnti, come accaduto in Italia nel 1992 e in Grecia nel 2015. Va notato che in Italia è già in vigore un'imposta patrimoniale chiamata "imposta di bollo" che colpisce i conti con giacenze medie superiori a 5.000 euro.
Scarsa remunerazione: Fino a poco tempo fa, i conti correnti non remuneravano la liquidità detenuta. Sebbene oggi, grazie ai tassi in aumento, vi sia una remunerazione più o meno alta, queste forme di rendimento non sono competitive rispetto agli investimenti di lungo termine.
Inflazione: L'inflazione rappresenta un ulteriore nemico per i risparmi se questi non vengono adeguatamente remunerati, poiché erode il potere d'acquisto. Con il rialzo dell'inflazione nell'ultimo biennio, siamo passati da 1.458 miliardi nei conti correnti di famiglie e imprese a fine 2021, ai 1.368 miliardi € a fine 2022.
Nonostante ciò, risulta necessario, anche per i tuoi investimenti, detenere e gestire una corretta quantità di liquidità da un duplice punto di vista, poiché non averne a sufficienza può essere rischioso quanto detenerne troppa.
La liquidità persegue un duplice scopo:
Emergenza: È importante mantenere una riserva di liquidità (risparmio) nel caso sia necessario far fronte a impreviste situazioni di emergenza. In caso contrario occorrerebbe smobilizzare i propri investimenti, qualora ci fossero, o riprogrammare il budget disponibile per i mesi futuri. Questa riserva dovrebbe coprire, in linea generale, tra le 6 e le 12 mensilità del proprio reddito.
Cash is king: Detenere una quantità adeguata di liquidità in un piano d'investimento è essenziale per sfruttare le opportunità di acquisto che si presentano costantemente nei mercati finanziari.
Se hai bisogno di individuare una corretta allocazione della liquidità rispetto alle tue strategia di investimento, e le tue necessita, puoi lasciarmi i tuoi dati nell'apposita casella, sarà mia premura ricontattarti.
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