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Immagine del redattoreEdoardo Matarazzo

COME SI COMPENSANO PLUSVALENZE E MINUSVALENZE

Aggiornamento: 10 ago 2024

Per comprendere come funziona la compensazione tra minusvalenze (perdite pregresse) e plusvalenze (guadagni) vanno distinte le due diverse tipologie di reddito che determinati strumenti finanziari possono generare tramite la loro compravendita. Nel nostro regime fiscale, gli investimenti finanziari possono produrre due tipologie di reddito distinte:


  • Redditi di capitale regolati ai sensi degli articoli 44-45 del TUIR

  • Redditi diversi regolati ai sensi dell'articolo 67 del TUIR


Questa distinzione è di fondamentale importanza per comprendere come funziona la compensazione tra minus e plus, in quanto permette di costruire portafogli che hanno la capacità di migliorare l'efficienza fiscale finale.


Redditi di Capitale:


Rientrano in questa tipologia di reddito tutti quei proventi derivanti dall'impiego di capitale che riescono a produrre, con una "determinata certezza", l'incasso di proventi, ad esempio:


  • Interessi su conto corrente

  • Cedole obbligazionarie (interessi)

  • Dividendi azionari (utili azionari)

  • Proventi distribuiti da fondi e ETF (interessi e dividendi dei titoli all'interno dei fondi)

  • Redditi derivanti da contratti assicurativi e polizze di investimento


I redditi di capitale possono essere solo positivi e non possono essere mai portati in compensazione.


ATTENZIONE: Se io genero una plusvalenza dalla cessione di un fondo, perché è stato venduto a un prezzo superiore a quello di acquisto, esso genera un reddito di capitale.


Redditi Diversi:


Vengono definiti redditi diversi tutti quei proventi di natura finanziaria generati da eventi che per loro natura sono incerti, come:


  • Differenza positiva o negativa derivante dalla cessione di un titolo azionario o obbligazionario, un ETC, un certificato o strumenti derivati

  • La differenza, se negativa (MINUS), tra l'acquisto e la vendita di fondi ed ETF


Queste tipologie di reddito possono essere sia positive che negative. Quando la vendita avviene con profitto, si genera una plusvalenza o capital gain, mentre se avviene una perdita si genera una minusvalenza.


ATTENZIONE: Solo titoli, ETC, derivati e certificati, quando generano redditi positivi (o negativi) rientrano sempre tra i redditi diversi. I fondi (o gli ETF), se generano minusvalenze, rientrano sempre nei redditi diversi, mentre se generano plusvalenze vengono trattati come redditi di capitale.


Quanto tempo hai per recuperare una minusvalenza?


Per portare una minusvalenza in compensazione è necessario che essa si formi prima di un'eventuale plusvalenza. Se ciò si verifica, si hanno 4 anni, dal momento di creazione della minusvalenza, per poterla compensare con eventuali plusvalenze. Se la minusvalenza viene certificata, può essere portata in compensazione anche su altri istituti qualora si detengano investimenti con più istituzioni finanziarie diverse tra loro.


Essendo l'argomento molto articolato e difficile da comprendere con una prima lettura, nel testo troverai degli esempi e una tabella esemplificativa riepilogativa.


Esempi:

A) Il 1.1.2022 compro un fondo e lo vendo il 31.12.2022 generando una plusvalenza.

Questa operazione genera un reddito di capitale incompensabile per natura.


B) Il 1.1.2023 compro un fondo (o etf) e lo vendo il 31.12.2023 generando una minusvalenza.

Questa operazione genera un reddito diverso che può essere compensato.


C) Il 1.1.2024 compro un titolo azionario (oppure obbligazionario, un certificato, derivato). Indipendentemente se DALLA CESSIONE DEL TITOLO crea una plusvalenza o una minusvalenza il reddito generato è di tipo diverso.


D) Il 1.1.2025 compro un BTP a 102 con una cedola del 3% e lo vendo 31.12.2025 a 100 incassando la cedola durante l'anno.

La differenza di prezzo tra acquisto (102) e di vendita (100) genera una minusvalenza (-2) che può essere compensata perché trattata come reddito diverso. La cedola incassata (3%) non può essere mai compensata con un altro strumento perché genera un reddito di capitale.


Un esempio di come si compensano minusvalenze e plusvalenze


Il 1 gennaio 2022 ho comprato un fondo e l'ho venduto il 31 dicembre 2022, generando una minusvalenza di 2000€. Questa minusvalenza potrà essere usata in compensazione di future plusvalenze nei 4 anni successivi da quando è stata generata, quindi fino al 2026.


Il 1 gennaio 2023 ho comprato un titolo obbligazionario a un prezzo inferiore rispetto a quello che mi è stato restituito al momento del rimborso del capitale il 31 dicembre 2023. Questo titolo ha pagato un interesse del 3% nell'anno di riferimento e ha generato una plusvalenza di 4000€ derivante dal rimborso del capitale, in quanto il valore a cui l'ho comprato era inferiore rispetto al valore di rimborso.


Ricorda:

  • Il titolo obbligazionario genera un rendimento cedolare (interesse) del 3% annuo. Questo rendimento genera un reddito di capitale, quindi non compensabile con le minusvalenze.

  • Essendo l'obbligazione un prestito che può essere comprato a un prezzo superiore o inferiore rispetto a quello di rimborso, nel nostro caso inferiore, la differenza genera una plusvalenza che rientra nei redditi diversi, quindi compensabile con eventuali minusvalenze.

Quindi, se ho generato 4000€ di plusvalenza (titolo 2023) e 2000€ di minusvalenza (fondo 2022), il mio guadagno netto in questi due anni si è attestato a 2000€ e solo su tale importo pagherò le imposte, recuperando così la minusvalenza generata dal fondo. Se invece fosse stato il titolo obbligazionario a generare 2000€ di minusvalenza nel 2022 e il fondo a generare 4000€ di plusvalenza nel 2023, la compensazione non sarebbe stata possibile e avrei pagato le tasse su 4000€.


TABELLA ESEMPLIFICATIVA:

compensazione tra minusvalenze e plusvalenze
Immagine esemplificativa per la compensazione di minusvalenze e plusvalenze tra strumenti finanziari


Per approfondire le diverse tassazioni degli strumenti finanziari puoi leggere anche:






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